Sono nato e cresciuto a Fratticiola Selvatica, un piccolo paesino ad est di Perugia, al centro esatto del triangolo Perugia, Assisi, Gubbio. Poco più di mille anime disperse in mezzo alla selva, quella selva che poi gli da il nome. Ultimo baluardo difensivo dei Perugini contro gli attacchi Eugubini. Una cultura profonda nel rispetto della natura e la salvaguardia dell'ambiente. Quasi una gelosia morbosa, che ha portato i Fratticiolesi a radicarsi e chiudersi nel proprio territorio. Quella cultura contadina che poi ha mantenuto inalterato per tantissimi anni l'habitat ideale per le starne e successivamente per i fagiani. Questo per quanto riguarda la stanziale sempre ricca e presente sul territorio e vero e proprio punto di passaggio obbligato per la migrazione delle beccacce. I terreni sono difficili fitti e impenetrabili, e l'altitudine, quasi 1000 metri, non aiuta con frequenti dirupi e fossi. In questi terreni fin dagli anni '70 abbiamo selezionato i nostri setter con quelle caratteristiche indispensabili per resistere giornate intere e incontrare ma soprattutto non sprecare quei fortunati incontri. Devo tutto a Fratticiola Selvatica proprio per questo ho richiesto all'ENCI questo affisso.